Il teatro va al museo 2012

Il Museo Diocesano e Capitolare di Terni è una delle pinacoteche più importanti della Regione Umbria, dall’aprile 2012, con la manifestazione Il teatro va al museo, si è sviluppato anche in centro polifunzionale per lo spettacolo dal vivo. Tale manifestazione, patrocinata dalla Diocesi di Terni, Narni e Amelia, è nata, e si sta sviluppando, all’interno dell’ISTESS (Istituto di Studi Teologici e Storico Sociali di Terni), che da sempre rappresenta un punto di riferimento importante per la cultura, in ambito locale e nazionale.

Il Museo Diocesano e Capitolare di Terni, attraverso le opere in esso custodite e la sua posizione strategica nel cuore della città, rappresenta un polo prezioso dalle grandi potenzialità, che l’iniziativa Il teatro va al museo ha voluto mettere in risalto.

Non è un mistero che le pinacoteche dei piccoli centri siano poco frequentate, qual è allora il modo migliore per popolarle di visitatori? Nel nostro caso, non si è voluto unicamente mettere a disposizione di musicisti e attori lo spazio, ma renderlo parte comprimaria dell’allestimento, grazie alla sua forza iconografica e semantica.

In una città dove il Teatro Comunale Giuseppe Verdi è chiuso da anni, e forse rimarrà tale ancora per molto tempo, l’intuizione di adattare un’area nata per altri scopi a eterogenee forme di rappresentazione nasce anche dal particolare approccio artistico teorizzato dal Teatro dei luoghi: lo spazio, oltre a racchiudere una performance, può assumere il ruolo sia di testo sia di matrice dell’opera (non a caso è stato nostro primo ospite il regista Fabrizio Crisafulli, esponente di spicco del teatro italiano di ricerca, che da tempo promuove tali teorie).

Il Teatro va al Museo, nella sua prima edizione, ha riscosso notevole successo e ha raggiunto quattro obiettivi fondamentali:

riempire il Museo di avventori, contribuendo a dare visibilità alle importanti

opere in esso esposte;

creare un’offerta culturale alternativa;

fornire un’ulteriore occasione di visibilità alle eccellenti realtà musicali e performative del territorio;

gettare le basi per un solido sviluppo futuro del progetto, grazie alle collaborazioni nate con i grandi direttori artistici, invitati a intervenire e a indicare ulteriori possibili sviluppi della neonata iniziativa (Piero Rattalino, Gabriele Gandini, Michelangelo Zurletti, Giorgio Vidusso).

La manifestazione ha, inoltre, stretto gemellaggi con importanti organismi culturali quali il Centro Alberto Manzi di Bologna e l’Associazione Musicale Tito Gobbi, che hanno contribuito alla diffusione della nostra offerta sul territorio nazionale, mettendo a disposizione conoscenze e risorse artistiche volte alla costruzione di un’iniziativa fondata sull’accoglienza reciproca.

Lo stretto e proficuo legame con la Diocesi di Terni, Narni e Amelia ha permesso di raggiungere la giusta visibilità mediatica e ha dato prestigio all’iniziativa.

Fondamentale è stato il contributo della Banca CARIT e della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, istituzioni che, da sempre, offrono un basilare sostegno alla Cultura, patrocinando e finanziando le più significative proposte del territorio in ambito artistico.

Oreste Crisostomi
Direzione Organizzativa de Il Teatro va al Museo