Approfondimenti

XXVII Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia “Tutto da perdere” – 2023
I dati confermano che – con oltre 5,6 milioni di poveri assoluti, pari al 9,7% della popolazione – la povertà in Italia sia un fenomeno strutturale e non più residuale come in passato. Una povertà che oggi ha sempre più i tratti dell’“ereditarietà”. Il nostro Paese in Europa è quello in cui la trasmissione inter-generazionale delle condizioni di vita sfavorevoli risulta più intensa.
I poveri assoluti sono saliti lo scorso anno da 5 milioni 316mila a 5 milioni 673mila (+ 357mila unità). L’incidenza è passata dal 9,1% al 9,7%. Se si considerano i nuclei, si contano 2 milioni 187mila famiglie in povertà assoluta, a fronte dei 2 milioni 22mila famiglie del 2021 (+165mila nuclei), concentrati soprattutto nel Mezzogiorno.
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XXXII Rapporto Immigrazione “Liberi di scegliere se migrare o restare” – 2023 
Al 1° gennaio 2023 le stime dell’ISTAT indicano la presenza di 5.050.257 cittadini stranieri residenti in Italia, in lieve aumento rispetto ai dati definitivi riferiti all’anno precedente (5.030.716), in maggioranza nel Nord Italia (59,1% dei residenti totali). Quanto alle principali nazionalità, oltre alla consolidata prima posizione dei cittadini rumeni, e alle successive seconda e terza dei cittadini marocchini e albanesi (che si attestano all’8,4% e all’8,3% del totale), notiamo sempre più un avvicendamento delle provenienze asiatiche (del Sud Est, in particolare): quelle di più storica presenza (come Cina e Filippine) sono in decremento, mentre quelle di più recente arrivo (come Bangladesh e Pakistan) stanno consolidando il loro percorso migratorio in Italia. Secondo i dati forniti nel Rapporto i nuovi nati stranieri dal 2012 al 2021 sono diminuiti del 28,7%, passando da quasi 80 mila a meno di 57 mila: è ormai da un decennio che il numero di nuovi nati stranieri diminuisce costantemente e sempre più (-5% negli ultimi due anni).

 

IV rapporto povertà in Umbria “Un Padre alla ricerca dei figli”- 11 novembre 2022 
Il rapporto, contenente i dati sulla povertà suddivisi anche per singole diocesi, è consultabile on line al seguente link:
https://storymaps.arcgis.com/stories/2f96370733324b8eae0923bdc0a53703

 

   Rapporto sulle povertà 2022 
Non esiste una sola povertà: ce ne sono tante, acuite dai disastrosi effetti della pandemia, ancora in corso, e dalle ripercussioni della vicina guerra in Ucraina. Nel 2021 i poveri assoluti nel nostro Paese sono stati circa 5,6 milioni, di cui 1,4 milioni di bambini. Tra gli “anelli deboli”, i giovani, colpiti da molte forme di povertà: dalla povertà ereditaria, che si trasmette “di padre in figlio” per cui occorrono almeno cinque generazioni a una persona che nasce in una famiglia povera per raggiungere un livello medio di reddito; alla povertà educativa, tanto che solo l’8% dei giovani con genitori senza titolo superiore riesce a ottenere un diploma universitario.  Solo nel 2021 quasi 2.800 Centri di Ascolto Caritas hanno effettuato oltre 1,5 milioni di interventi, per poco meno di 15 milioni di euro, con un aumento del 7,7% delle persone che hanno chiesto aiuto rispetto all’anno precedente. Anche nel 2022 i dati raccolti fino a oggi confermano questa tendenza.

 

Caritas Italiana celebra la Giornata internazionale della donna 2022 attraverso il Dossier con Dati e Testimonianze “Donne e Covid-19. La pandemia delle diseguaglianze” , che vuole raccontare e analizzare i molteplici aspetti dell’impatto del Covid-19 sul genere femminile a livello mondiale.
Un focus è dedicato in particolare alle donne nei Paesi del Medio Oriente, a partire da quelle siriane: “vittime troppe volte, della pandemia, della povertà, della violenza e della guerra il cui anniversario dell’undicesimo anno di conflitto, ricorre il 15 marzo”, come si può leggere nel testo.
“Gli studi sull’impatto pandemico nella popolazione mondiale – ricorda questo 73° Dossier di Caritas Italiana – ci dicono che sono le donne a subire le peggiori conseguenze sociali ed economiche. Eppure il genere femminile è stato in prima linea contro la pandemia: in Europa il 76% del personale dei servizi sanitari e sociali e l’86% del personale che presta assistenza sono donne. Con la pandemia le lavoratrici di questi settori hanno subito un forte aumento del carico di lavoro, dei rischi per la salute e dei problemi relativi alla conciliazione della vita professionale con quella privata. Inoltre le chiusure dovute al Coronavirus hanno generato forti ripercussioni sul lavoro di cura non retribuito e sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata, con un incremento dei casi di violenza domestica. SCARICA IL DOCUMENTO COMPLETO

 

 Il Rapporto 2021 su povertà ed esclusione sociale dal titolo “Oltre l’ostacolo” (.pdf), prende in esame: le statistiche ufficiali sulla povertà, i dati di fonte Caritas, il tema dell’usura e del sovra-indebitamento, la crisi del settore turistico, lo scenario economico-finanziario, le politiche di contrasto alla povertà. Come sottolinea il titolo, l’obiettivo è di cogliere e di evidenziare, a partire dalle situazioni e dalle storie incontrate sul territorio, elementi di prospettiva e di speranza. Esempi di risposta e resilienza, da parte di tanti attori, pubblici e private e in particolare delle comunità locali, capaci di farsi carico delle situazioni di marginalità e vulnerabilità affiorate nel corso della pandemia. Tale capacità spesso si è incrociata con le risposte istituzionali offerte a livello nazionale ed europeo, dando luogo ad una serie di triangolazioni positive, che hanno evidenziato l’importanza di lavorare in rete, assumendo responsabilità diverse ma condivise.

 

Dossier Europa 2021 “Bussano alle nostre porte: Europa murata”. “La costruzione di muri e il ritorno dei migranti in luoghi non sicuri appaiono come l’unica soluzione di cui i governi siano capaci per gestire la mobilità umana”. Così papa Francesco ha stigmatizzato “nazionalismi e populismi si riaffacciano a diverse latitudini”. Anche in Europa. Dalla Bosnia, alla Serbia, alla Polonia, alla Bielorussia, passando per la Grecia, tutti siamo testimoni di una disumanità che stride con i valori su cui è fondata l’Unione Europea. La crisi dei migranti in questi giorni ha posto nuovamente l’attenzione sulla cosiddetta rotta balcanica, il percorso spesso utilizzato da chi, proveniente principalmente da Afghanistan, Pakistan e Siria, cerca di raggiungere l’Unione Europea alla ricerca di un futuro migliore.  SCARICA IL DOCUMENTO COMPLETO

 

“Il momento è adesso. Avviare una giusta transizione per far fronte all’emergenza climatica”, un dossier con dati e testimonianze. Il rapporto evidenzia come il rischio climatico sta aumentando su tutto il pianeta. Il riscaldamento globale di 1,5°C e 2°C sarà superato durante il 21° secolo a meno che non si verifichino profonde riduzioni delle emissioni di CO2 e di altri gas serra nei prossimi decenni. Aumenta anche in casa nostra la frequenza di eventi eccezionali, come purtroppo confermano le recenti emergenze. Nel contempo diminuiscono le rese agricole soprattutto nel Sud globale, intere regioni sono sempre meno abitabili, aumentano coloro che non hanno scelta se non quella di lasciare la propria terra d’origine a causa di un ambiente sempre meno ospitale. A tutto questo non esiste una risposta locale, oppure sul breve termine. Tutta la famiglia umana è toccata e deve reagire insieme alzando lo sguardo su quanto avverrà nei prossimi decenni. SCARICA IL DOCUMENTO COMPLETO

 

Dossier «Io sono con te tutti i giorni». Le comunità cristiane accanto agli anziani. È un Rapporto che esce il 1° ottobre, Giornata che le Nazioni Unite dedicano proprio alle persone anziane, e contiene dati e testimonianze per mettere a fuoco le esigenze crescenti di questa parte della popolazione e delle loro famiglie, valorizzando in particolare la dimensione sociale, culturale e comunitaria. In Italia il 23,5% della popolazione (13,9 mil. di persone) è composta da ultra 65enni. Sono, inoltre, quasi tre milioni gli anziani non autonomi. Siamo tra i Paesi più longevi al mondo. Nell’ultimo anno la pandemia ha colpito gli anziani in modo drammatico: in Italia nel 2020 un decesso su cinque tra i 65 e i 79 anni è attribuibile al Covid-19. SCARICA IL DOCUMENTO COMPLETO

 

 


Nella Giornata internazionale della Carità del 5 settembre, data in cui, nel 1997, moriva Santa Teresa di Calcutta, Caritas Italiana pubblica on line una raccolta di preghiere e poesie dal titolo “Rinnovàti nell’impegno” (.pdf).

 

 

 

61° Dossier Caritas sui Diritti Umani con dati e testimonianze dal titolo “Apriamo gli spazi. Ri-animiamo processi di costruzione partecipata delle politiche pubbliche” (.pdf). Si tratta di una riflessione centrata sull’azione delle organizzazioni “civiche” che sembra essere sempre meno libera e sempre meno efficace, anche in tema di advocacy, intesa come azione collettiva volta a riconoscere, tutelare e rendere effettivi i diritti delle persone e delle comunità.
Eppure Papa Francesco nella sua ultima Enciclica “Fratelli tutti” ci ricorda che il rispetto dei diritti fondamentali «è condizione preliminare per lo stesso sviluppo sociale ed economico di un Paese». Tutti dobbiamo dunque «essere parte attiva nella riabilitazione e nel sostegno delle società ferite», protagonisti di quello «spazio di corresponsabilità capace di avviare e generare nuovi processi e trasformazioni». SCARICA IL DOCUMENTO INTEGRALE 

 

Rapporto sulle povertà ed esclusione sociale 2020 “Gli anticorpi della solidarietà” – Il Rapporto restituisce una lettura dei gravi effetti economici e sociali che si affiancano a quelli sanitari dell’attuale crisi generata dalla pandemia da Covid-19. Preoccupa lo scenario nazionale e internazionale: in Europa e in Italia si registra nel secondo trimestre del 2020 una grave flessione del Pil, il calo più marcato da quando si dispongono delle serie storiche (1995); in discesa anche l’occupazione a favore della crescita dell’inattività. Sembra, dunque, profilarsi il rischio di una grave recessione – che potrebbe essere, secondo alcuni, la più austera dalla grande depressione- che produrrà un impatto evidente sul benessere e la vita delle persone, favorendo anche la nascita di nuove forme di povertà. Il tutto si innesta in un tessuto, quello italiano, dove sono ancora evidenti gli effetti della crisi economica del 2008
e dove i poveri assoluti, privi cioè dei beni essenziali, sono oltre 4,5 milioni. Anche i dati dei centri di ascolto fanno presagire una crescita della povertà: da un anno all’altro l’incidenza dei “nuovi poveri” passa dal 31% al 45% (quasi la metà di chi si rivolge alla rete Caritas non lo aveva mai fatto in passato). SCARICA IL DOCUMENTO INTEGRALE


Rapporto Immigrazione 2020 “Conoscere per comprendere” – La pubblicazione del Rapporto Immigrazione, da parte della Caritas Italiana e della Fondazione Migrantes, rappresenta ogni anno un momento importante per la Chiesa e la società italiane. Nella complessa congiuntura determinata dalla pandemia di Covid-19, la quale ha aggravato tante problematiche e indebolito il tessuto economico e relazionale della nostra società, il Rapporto ci aiuta a mettere a fuoco le coordinate fondamentali di un fenomeno che attraversa tutti gli ambiti del vivere sociale, e i bisogni di tanti fratelli e sorelle i quali, giunti nel nostro Paese, cercano faticosamente di trovare un loro spazio nella società e di migliorare le condizioni di vita proprie e dei loro familiari.  SCARICA IL DOCUMENTO INTEGRALE

 

 

Lo sviluppo umano integrale all’epoca del COVID-19. Dossier Caritas per anniversario della Laudato Si’   
56° Dossier con Dati e Testimonianze (DDT), dal titolo “Sviluppo umano integrale al tempo del Coronavirus. Ipotesi di futuro a partire dalla Laudato si’” (.pdf). La riflessione parte dall’esperienza vissuta da tutti noi e da una grande parte dell’umanità – alcune storie raccolte nel dossier ci parlano di quanto sta avvenendo in paesi come lo Sri Lanka, Filippine e Nepal; ma le sue implicazioni sono globali. La pandemia – si legge nel testo – è una situazione imprevista, eppure non imprevedibile. La probabilità che si ripresenti aumenta in ragione della pressione esercitata dal genere umano sull’ambiente. é necessario pertanto riconoscere cosa sta cambiando nella nostra vita con riferimento alle modalità di lavoro, all’uso della tecnologia, ai modelli di sviluppo economico, alla politica, la società, allo spazio globale. Necessario riprendere il cammino. A partire dalla nostra responsabilità di lasciarci toccare da quanto avviene, e di non essere spettatori del cambiamento. La Laudato si’ ci indica la prospettiva di un mondo in grado di assicurare una vita dignitosa a tutti i suoi abitanti e alle generazioni future”. SCARICA IL DOCUMENTO INTEGRALE  

 

  Il Rapporto sui territori civili 2020 che Caritas Italiana presenta assieme a Legambiente esce in un momento delicato della storia del nostro Paese. In questo senso, le situazioni di emergenza Sanitaria e sociale che attraversano la penisola – e anche il resto del mondo – appaiono in stretto collegamento con i temi sviluppati all’interno del volume: una delle lezioni che stiamo apprendendo in questo tempo di pandemia è che “tutto è interconnesso” e che non possiamo capire tutto ciò che ci circonda e i suoi effetti sull’uomo se non cerchiamo di analizzare il sistema di relazioni che legano l’emergenza sanitaria alle questioni ambientali, sociali, economiche e politiche. Dietro alla pandemia vi sono dunque le condizioni del nostro pianeta e un sistema economico che si esprime attraverso meccanismi ben visibili attorno a noi, che violentano la natura, la uccidono e la invadono. SCARICA IL DOCUMENTO INTEGRALE

 

 

Flash report sulla povertà ed esclusione sociale 2019 – In questa edizione, oltre a riportare i dati provenienti dagli oltre 3.300 Centri di Ascolto di tutta Italia, un focus, curato insieme a Legambiente, è dedicato alle strette connessioni tra ambiente, degrado, povertà e giustizia sociale.
IL RAPPORTO SULLA POVERTA’ E INCLUSIONE 2019 

 

 

 

Giornata mondiale dell’Alimentazione – “Disuguaglianze: nel cuore del problema”. Assieme alla fame crescono le patologie da “sovranutrizione”, come l’obesità, mentre rimane altissimo lo spreco alimentare. L’umanità consuma ogni anno sempre più risorse materiali. Tutto questo segnala un sistema profondamente ingiusto, che si basa sull’estrazione delle risorse, sulla marginalizzazione delle comunità locali, sul profitto per pochi, sulla promozione di diete squilibrate: è un sistema nel quale queste manifestazioni contraddittorie rappresentano il funzionamento ordinario… Ma le risorse del pianeta sono limitate, e le disuguaglianze eccessive scavano solchi tra le persone. Il primo passo è quindi quello di costruire una cultura orientata alla dignità e alla giustizia: le disuguaglianze sono state spesso sottovalutate, come fenomeno tutto sommato positivo, oppure non troppo grave, oppure in qualche modo inevitabile a fronte di un sistema che comunque è in grado di dare una risposta ai bisogni dei poveri, sempre più messi alla prova in un contesto di cambiamento climatico. Ma secondo i dati del dossier, nessuna di queste affermazioni è vera.  IL RAPPORTO COMPLETO 

 

46° Dossier con Dati e Testimonianze, dal titolo “Acqua: bene universale da proteggere”, all’interno del quale è contenuto un focus sulla situazione in Nepal a 4 anni dal terribile terremoto che lo ha colpito tra il 25 aprile e il 12 maggio 2015.
Secondo l’ultimo rapporto sull’acqua delle Nazioni Unite, pubblicato dall’ UNESCO nel 2019, tre persone su dieci (2,1 miliardi di persone) non hanno normale accesso ad acqua pulita. Si calcola inoltre che 277 milioni di persone non abbiano alcun accesso ad acqua potabile. Inoltre l’acqua è un fattore importante anche sul piano geopolitico: il controllo dei bacini idrici è un elemento di collaborazione e tensione tra i diversi Paesi rivieraschi. In Asia il fabbisogno idrico dell’87% della popolazione è assicurato da fiumi che nascono nell’altopiano del Tibet.  IL RAPPORTO COMPLETO

 

 

Al tema della tutela dei diritti dell’infanzia Caritas Italiana dedica il suo 52° Dossier con Dati e Testimonianze (DDT), dal titolo “Un orizzonte di diritti. Trent’anni di Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, che contiene anche un focus sulla condizione dei bambini siriani profughi in Libano.
Nel Dossier si ripercorre la storia della Convenzione e lo stato della sua applicazione a livello internazionale, con alcuni zoom su: i bambini in guerra, la pena di morte e la detenzione, lo sfruttamento sessuale, il diritto alla scuola, la protezione dei minorenni rifugiati, ecc.. Allarmanti i dati: un bambino su 4 vive in paesi colpiti da guerre o disastri naturali, 28 milioni di bambini sono stati cacciati dalle proprie abitazioni, mentre ben 75 milioni di bambini e giovani hanno interrotto i percorsi scolastici a causa di conflitti e catastrofi naturali. Nel nostro paese nel 2018 i minori in povertà assoluta erano 1.260.000.

 

53° Dossier con Dati e Testimonianze (DDT), dal titolo “Prendersi cura. Inclusione, il vero bisogno speciale” che presenta un focus soprattutto sulla condizione delle persone con disabilità nei Paesi dei Balcani Occidentali (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Serbia).
Infatti la disabilità e il disagio mentale spesso si accompagnano a pregiudizi, paura, inquietudine. «Tali condizioni – sono causa ed effetto di povertà: le persone con disabilità sono soggette a discriminazioni e a mancanza di pari opportunità che producono una limitazione alla partecipazione sociale e violano i loro diritti umani. Molto è stato fatto negli anni, ma la complessità della disabilità e la sua continua trasformazione ci invitano continuamente a non fermarci. Bisogna continuare a lavorare, per promuovere comunità più accoglienti, attente, capaci di intercettare e accogliere quei bisogni».


XXVII Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes 2018 
La struttura del Rapporto presenta una sezione internazionale che si focalizza sulle dinamiche a livello globale ed europeo, ed una parte nazionale che si concentra sulla presenza nel nostro Paese di oltre 5 milioni di cittadini stranieri: il lavoro, la scuola, la cittadinanza, la salute, la devianza sono i principali temi oggetto dell’analisi. Il tutto arricchito dalle voci di esperti che hanno contribuito ad approfondire alcuni ambiti ritenuti di particolare attualità nel dibattito pubblico sul tema dei migranti. Un’emergenza culturale che richiede un intervento strutturato e di lungo periodo, mettendo in campo tutte le risorse educative capaci di stimolare, da un lato, il necessario approfondimento rispetto a temi che sono ormai cruciali, e dall’altro lato di accompagnare le  comunità verso l’acquisizione di una nuova ‘grammatica della comunicazione’ che sia innanzitutto aderente ai fatti e rispettosa delle persone.
Sintesi rapporto immigrazione 2018

 

Nel 1° rapporto di Caritas Italiana e CSVnet la mappatura di 178 “negozi” attivi e almeno 20 in avvio: più della metà aperti nell’ultimo triennio. Nel 2017 servite 30 mila famiglie e 105 mila persone, per un quarto sotto i 15 anni. Oltre 100 mila le ore annuali di servizio, garantite finora da 5.200 volontari.
Gli empori sono una forma avanzata di aiuto alle famiglie che vivono situazioni temporanee di povertà; spesso costituiscono un’evoluzione delle tradizionali e ancora molto diffuse (e indispensabili) distribuzioni di “borse-spesa”.
Si tratta di un modello che ha conosciuto una crescita impressionante nell’ultimo triennio: il 57% degli empori (102) ha aperto tra il 2016 e il 2018, quota che sale al 72% se si considera anche l’anno precedente. Nella quasi totalità dei casi gli empori sono gestiti da organizzazioni non profit, spesso in rete fra loro: per il 52% sono associazioni (in maggioranza di volontariato), per il 10% cooperative sociali, per il 35% enti ecclesiastici diocesani o parrocchie, per il 3% enti pubblici.
Il rapporto Empori solidali 2018

 

 

La 16a edizione del Rapporto povertà, dal titolo “Futuro anteriore”, si concentra sul tema della povertà giovanile in Italia e in Europa. Questa scelta è in sintonia con l’attenzione di tutta la Chiesa alle future generazioni, a partire dalla recente 48a Settimana sociale dei Cattolici italiani di Cagliari (26-29 ottobre) e della prossima XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi della Chiesa universale, che si svolgerà nel mese di ottobre 2018 e che avrà come tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale».
Sulla base di dati pubblici e di fonte Caritas, aggiornati al 2017, vengono presentate le principali aree di criticità della condizione giovanile, nelle sue diverse aree di vulnerabilità. È inoltre riportato nel testo un panorama delle iniziative Caritas nel settore del disagio giovanile, oltre ad alcune proposte e riflessioni sullo stato delle politiche di contrasto della povertà in Italia e in Europa.
La diffusa situazione di vulnerabilità dei giovani emerge con chiarezza anche dal “Cares Report”, il rapporto sulla povertà di Caritas Europa che sarà presentato nei primi mesi del 2018, e che comprende anche dei report specifici sulle differenti situazioni nazionali.

 

RAPPORTO CORRIDOI UMANITARI “OLTRE IL MARE” – APRILE 2019

 

 

DOSSIER “TRATTATI DA SCHIAVI” – FOCUS LIBANO 2019

 DOSSIER SIRIA 2019

 DOSSIER AMERICA LATINA 2019

Dossier di Caritas Italiana sui pericoli e le problematiche dei minori non accompagnati che migrano verso l’Unione Europea  

 DOSSIER SUI RIFUGIATI 2018

 DOSSIER MICROPROGETTI DI AUTOSVILUPPO 2018

 DOSSIER KENIA DEMOCRAZIA IN CAMMINO Partecipazione responsabile e inclusiva per la lotta alla fame e alla povertà

 

 

 

Dossier Caritas Italiana sui Balcani 2018 “Futuro minato”

 

 

 

 Rapporto Caritas sulle politiche per le povertà 2017

 

E’ stato presentato on-line il 17 ottobre 2016 il Rapporto 2016 di Caritas Italiana su povertà ed esclusione sociale dal titolo “Vasi comunicanti, che affronta questi temi allargando il proprio sguardo oltre i confini nazionali, cercando di descrivere le forti interconnessioni che esistono tra la situazione italiana e quel che accade alle sue porte. Il Rapporto è frutto dell’analisi dei dati e delle esperienze quotidiane delle oltre duecento Caritas diocesane operanti su tutto il territorio nazionale, aggiornati al 2016.
Un focus particolare è stato dedicato all’analisi dei dati contenuti in vari rapporti di ricerca, prodotti da organismi internazionali e Caritas europee.

 

Rapporto 2015 sulla povertà e l’esclusione sociale, dal titolo “Povertà plurali”, approfondisce il tema del diritto al cibo in contesti europei, le azioni poste in essere da Caritas per contrastare il fenomeno della povertà alimentare, dai pacchi viveri agli Empori della Solidarietà, ma anche un momento di riflessione sulle politiche necessarie a garantire tutele adeguate affinché ciascuno possa provvedere autonomamente a sé e alla propria famiglia. Nella stessa occasione Caritas Europa ha presentato  l’azione di advocacy sul diritto al cibo e le sue ricadute sulle istituzioni europee.

 

4° Rapporto sulla Protezione Internazionale in Italia 2017  (a cura di Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Anci/Sprar/Cittalia e in collaborazione con l’Unhcr)

 

 

 Rapporto 2016 sulle politiche contro la povertà in Italia “Non fermiamo la riforma”

 25°Rapporto Immigrazione Caritas – Migrantes 2016

 Per servire le Caritas parrocchiali (Pdf)

 Ascoltare, osservare, discernere don Salvatore Ferdinandi (pdf)

 

Per educare ed educarci alla carità: il Concilio Vaticano II e la Caritas
Don Salvatore Ferdinandi ha tenuto la prima conferenza alla riscoperta della Gaudium et Spes
PER EDUCARCI ED EDUCARE ALLA CARITA’.Proprio la carità ha rappresentato il nucleo fondamentale dell’incontro a partire da uno dei messaggi fondanti della Gaudium et Spes: quello che invita la Chiesa ad essere fermento del territorio in cui opera, strumento che dà sapore all’agire dell’uomo. Partendo da questo presupposto Don Salvatore ha aperto la sua relazione che, già nel titolo, indicava il filo conduttore: ‘Per educarci ed educare alla carità- il Concilio Vaticano II e quarant’anni di Caritas. Metodo e strumenti pastorali’. Nella prima parte si è cercato di analizzare i bisogni e i diversi contesti che oggi interpellano i cristiani. È emerso come, a fronte di una competizione e di un individualismo esasperato, accentuati da una forte crisi dei valori fondamentali (come giustizia, onestà, prossimità, accoglienza, famiglia, spiritualità), vi è nella società un forte bisogno di dignità, di rispetto dei propri diritti, di prospettive di speranza e di opportunità. Dal punto di vista culturale si può notare un impellente bisogno di relazioni umane significative, di senso, di orientamento, di legami con la memoria e di opportunità progettuali. Questo ‘bisogno’ si scontra con un’esistenza appiattita sul presente e con la difficoltà di vivere la comunicazione, la relazione e la fiducia, sia in senso interpersonale sia verso le Istituzioni. Don Salvatore, riferendosi alla sfera più propriamente ecclesiale, ha fatto risaltare il bisogno di attuare dentro le Chiese locali le importanti acquisizioni del Concilio Vaticano II. In particolare ha fatto riferimento all’esigenza di inquadrare la Chiesa come soggetto di pastorale che si sviluppa attorno a tre dimensioni costitutive: Parola, liturgia e testimonianza, e alla necessità di una rivalutazione della Chiesa particolare come anima e fermento del mondo. Oggi, invece, ci troviamo davanti ad una religiosità che rischia di diventare ritualismo, a dei fenomeni di rigetto del Vaticano II, alla paura di contaminarsi con il diverso e di confrontarsi con il mondo e infine alla pratica di una carità ridotta ad elemosina occasionale.
POVERTA’ MATERIALI E VALORIALI. In estrema sintesi, secondo il relatore, convivono oggi diversi tipi di povertà: povertà materiali, generate da mancata risposta a bisogni primari, quali cibo, vestito, salute, casa, lavoro, studio etc.; povertà relazionali, generate da mancata risposta a bisogni relazionali che causano forme di solitudine e isolamento: anziani, malati mentali, carcerati, handicappati, immigrati, famiglie monoparentali, ‘; povertà di senso generate da mancanza di valori di riferimento, di significato della propria e dell’altrui vita.