Alla Comunità Incontro celebrazione del vescovo per la festa della Santa Famiglia

Nella giornata della festa della Santa Famiglia il vescovo Giuseppe Piemontese ha celebrato la messa della domenica dopo Natale nella Comunità Incontro di Molino Silla, dove si sono riuniti gli ospiti e i loro familiari nei giorni delle festività natalizie.

“In questa festa ricordiamo le nostre famiglie, quelle di origine e quelle di elezione come la vostra – ha detto il vescovo -, che è magari temporanea, ma che in questo momento vuole esprimere tutti gli aspetti e le dimensioni della famiglia. Mentre abbiamo nella nostra mente le preoccupazioni, la nostalgia, le famiglie ferite, volgiamo chiedere la Signore che ci doni la grazia e la forza di saper ricomporre ogni cosa nella concordia e nella gioia”.

Dopo il Natale, il mistero della natività di Gesù che viene ricordato anche attraverso i tanti presepi, la chiesa celebra la famiglia di Nazareth. “Pur essendo un mistero grande la nascita di Gesù, mostra che Dio ha tanto amato gli uomini da mandare suo figlio a condividere la condizione umana, le speranze, sofferenze e delusioni tranne il peccato”. “La condizione di Gesù era una relazione filiale condita da amore, di genitori che amano i figli in tutto e per tutto pensando al loro futuro. Dobbiamo ricordare – ha aggiunto il vescovo – che i genitori sono solo custodi dei figli, devono aiutarli a comprendere la volontà di Dio e ad essere se stessi.

La santa famiglia di Nazareth che pone al centro la volontà di Dio, che pone al centro la relazione tra l’uno con l’altro si pone nella direzione giusta: ciascuno fa la volontà di Dio”.

“Nel vangelo viene detto che Gesù cresceva in età, sapienza e grazia; quando queste tre dimensioni vengono armonizzate si cresce bene e nella capacità di fare le scelte giuste, si cresce nella vita spirituale, aspetto che spesso abbiamo dimenticato. E’ bene ricordare che tutto ciò che non si insegna nell’infanzia è perso. Se per voi la fede è un valore importante, datela a i vostri figli come motivo di speranza, insegnate la vita di Dio e il bene, perchè è un’ulteriore forza per affrontare la vita, che è tanto difficile oggi. E’ una ricchezza grande che non doniamo ai nostri figli. Vi auguro di sperimentare e di recuperare la ricchezza di una famiglia e l’amore che si respira in essa con l’aiuto della santa famiglia di Nazareth”.

Nell’anno santo della Misericordia, il vescovo ha donato alla Comunità Incontro lo stendardo che la diocesi ha preparato per tutte le chiese, invitando tutti i presenti a celebrare il Giubileo della Misericordia come momento per incontrare il Signore che “ci attende per abbracciarci e riconciliarci” ha detto il vescovo “perchè il Signore vi vuole bene comunque siate, da ovunque veniate e qualunque cosa abbiate fatto”.