Torna il Movimento Cristiano dei lavoratori

Il Movimento cristiano lavoratori di Terni rilancia la propria attiva presenza sul territorio: il nuovo esordio, carico di entusiasmo, è stato sancito dall’assemblea di costituzione del Comitato provinciale del Mcl della provincia di Terni, che si è tenuta nei giorni scorsi a Villa Spirito Santo, alla presenza di Sergio Silvani, dirigente nazionale del Movimento.
Il Comitato provinciale di Terni, composto da 30 membri rappresentativi di tutti i territori della provincia, ha eletto all’unanimità, quale presidente del Comitato promotore provinciale, l’avvocato Ermanno Ventura, 49 anni, sposato e padre di 2 figlie, esperto di diritto sanitario, del lavoro e ambientale.
L’avvocato Ventura sarà coadiuvato nel comitato di presidenza da Mauro Ricci (vice presidente), Fabio Pileri (segretario) e Daniele Alcidi (amministratore).
Il neo presidente del Comitato promotore, nella sua relazione ha fatto notare che «il Mcl a Terni nasce nel mare in tempesta di una delle più gravi crisi economiche del dopoguerra», rivolgendo la sua prima riflessione alla situazione di crisi occupazionale che sta drammaticamente investendo le comunità della provincia di Terni, dal polo siderurgico e chimico ternano narnese, al comparto edilizio, all’artigianato, ai servizi e al commercio, sottolineando come giovani, donne e cinquantenni siano i più colpiti, come dimostra il numero di disoccupati iscritti nei centri per l’impiego di Terni e Orvieto, salito a oltre 31.000 unità, senza contare le quasi 1500 imprese cessate in  provincia. Quanto all’attuale drammatica situazione della Tk Ast Ventura  manifesta «piena e convinta vicinanza e solidarietà a tutti i lavoratori dell’acciaieria e alle loro famiglie. La fabbrica è un patrimonio dei lavoratori e della comunità ternana;  la dottrina sociale della Chiesa e la Costituzione italiana ci insegnano che l’economia è al servizio della persona e non viceversa. Sono convinto inoltre che di fronte a situazioni eccezionali debbano fare seguito decisioni eccezionali da parte di tutti i soggetti istituzionali interessati, tra cui il riconoscimento dell’area di crisi complessa per il comprensorio ternano».
Nel sottolineare che «dalla crisi si esce anche con un rinnovato patto tra lavoratori e imprese uniti nell’etica del lavoro e della produzione» e quanto «sia oggi necessario più che mai un passaggio ineludibile dal welfare state al welfare society nell’ottica di una compiuta sussidiarietà orizzontale», il neo Presidente del Comitato promotore si è detto anche  «pronto ad agire e collaborare, nel solco dei principi consolidati del Movimento, in piena sintonia e comunione con le gerarchie ecclesiastiche presenti nel territorio della provincia di Terni (Diocesi Terni Narni e Amelia, Diocesi Orvieto – Todi , Arcidiocesi di Spoleto – Norcia)».