Intervento del vicario general sul dormitorio di via Vollusiano

Ricordo ancora con piacere il convegno organizzato dal vescovo Vincenzo Paglia (14.06.2008), a cui parteciparono tutti i rappresentanti della vita pubblica ed ecclesiale. Sorse allora un sogno: tutti insieme nella riflessione e nell’impegno per il bene della nostra città, della nostra gente. Nel convegno vennero alla luce grandi potenzialità, ma anche limiti e povertà che richiedevano con forza unità di intenti e di lavoro per il bene della comunità intera. E il fervore e la partecipazione di quei giorni richiedevano con forza (era il valore profetico del Convegno!) un vero impegno di tutti.

Tra i problemi dei poveri, emergeva già in quei giorni la necessità di dare un tetto a chi era costretto la notte a dormire sotto i ponti o sotto i portici della città o davanti all’ingresso delle chiese. Si parlava già allora di un”dormitorio”, almeno per l’inverno. Lo desiderava la città intera, lo desideravano le autorità civili e la comunità ecclesiale, era davvero desiderio di tutti. Ma, siamo ora di fronte a una particolare e positiva (provvidenziale!) opportunità. Una persona di buona volontà offre alla Diocesi uno stabile di dimensioni utili per dar attuazione al desiderio di tutti. E cosa succede? Non si riesce ad uscire dalle pastoie burocratiche e arrivare a concretizzare quanto da tutti desiderato.

A cosa ci avrebbe spinto quel sogno comune cui si accennava all’inizio? A cogliere con entusiasmo un’opportunità, che era per noi Provvidenza, e metterci tutti attorno a un tavolo per trovare insieme la giusta soluzione. Avviene invece il contrario: sembra che tutto si metta di traverso perché non si realizzi quanto è per la nostra città assolutamente necessario. E se dovessimo interpretare il freddo di questi giorni come una spinta ad attuare il desiderio di aiutare tanti nostri fratelli ad avere una accoglienza più dignitosa? Auguriamoci che il Natale porti il dono più bello a chi è più povero di tutti noi.

Mons. Antonio Maniero

Vicario generale diocesi Terni Narni Amelia