Accoglienza dei primi profughi e attivazione del fondo Ucraina emergenza e futuro

«La solidarietà diffusa verso i profughi ucraini messa in atto in questi giorni sul nostro territorio, ha permesso di dare aiuto e accoglienza ai nuclei familiari, in gran parte donne con figli piccoli, ospitati da persone che hanno messo a disposizione alloggi o da familiari qui residenti» spiega il direttore della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia padre Stefano Tondelli, che sta operando in stretto contatto con le parrocchie, associazioni e Istituzioni civili locali.
«Sono famiglie provate, che hanno fatto lunghi viaggi in condizioni proibitive portando con loro solo l’essenziale, come la famiglia di Giulia, Alina e i tre bambini dai 5 ai 9 anni provenienti da Ternopil città di 300mila abitanti tra Lepoli e Kiev – aggiunge il direttore della Caritas diocesana -. A loro diamo tutto il sostegno possibile, anche economico, perché non sempre possono fare affidamento sulla rete familiare. Per questo abbiamo attivato l’accesso all’Emporio solidale con la tessera emergenza Ucraina, per consentire loro di avere generi alimentari e per l’igiene».
Altri nuclei familiari sono in arrivo in queste ore, una donna con 5 bambini e un’altra famiglia, saranno accolti in alcune canoniche che i parroci hanno messo a disposizione. È stato chiesto alle parrocchie di farsi carico, come comunità, di queste persone, per seguirle e accompagnarle nel loro inserimento sociale in questa fase per loro davvero difficile.
La rete della Caritas diocesana per la ricerca di sistemazione per i profughi, con i giovanissimi volontari, ha trovato molta collaborazione in tante persone che si sono rese disponibili a mettere a disposizione parzialmente o totalmente propri alloggi per accogliere quanti fuggono dall’Ucraina.
L’accoglienza messa in campo dalla Chiesa diocesana, oltre all’ospitalità presso strutture e alloggi privati che possono accogliere alcuni nuclei familiari, sta attivando anche il sistema di accoglienza di richiedenti protezione internazionale, affidata all’associazione di volontariato San Martino, in collaborazione con la Prefettura di Terni.

La Caritas diocesana per aiutare gli sfollati che arrivano sul nostro territorio e dare loro un futuro sostenendoli nella fase di rientro ha attivato un fondo destinato a loro: Caritas diocesi di Terni-Narni-Amelia iban IT70Q0503414400000000002961 causale: Ucraina emergenza e futuro.
Inoltre anche le parrocchie e i centri Caritas parrocchiali, sostengono con raccolte di denaro, i progetti messi in campo dalla rete internazionale della Caritas.

«Non secondario è il sostegno umano e spirituale – conclude padre Stefano Tondelli – per questo oltre alle parrocchie abbiamo contattato anche il cappellano della comunità ucraina cattolica a Terni per individuare persone ucraine, mature e preparate, che possano all’occorrenza essere chiamate a dare sostegno umano e spirituale, nella loro lingua, alle persone e ai bambini provati psicologicamente dalla guerra e dalla fuga».