Vaccinazione Covid19 per persone senza fissa dimora e tutte le persone “difficili da raggiungere”

La Caritas diocesana e la società San Vincenzo de’Paoli si sono attivati per cercare di dare la possibilità di vaccinarsi con il monodose Johnson & Johnson ai cosiddetti “invisibili” (che il ministero della salute chiama in una sua circolare “hard to reach” cioè “difficili da raggiungere”1). Non esiste ancora una normativa nazionale specifica che permetta a queste persone di essere vaccinate, ma grazie ad una grande disponibilità delle istituzioni a tutti i livelli si sta realizzando la possibilità di vaccinare anche chi non ha la tessera sanitaria (senza fissa dimora, persone non in regola coi documenti, ecc…): basta che abbiano un qualsiasi documento di riconoscimento (anche scaduto) che comunque attesti il nome, necessario per potergli riconoscere la vaccinazione avvenuta.
Le istituzioni stanno facendo il loro dovere predisponendo tutta la parte amministrativa, insieme alle realtà caritative che operano sul territorio e che incontrano queste persone nei Centri d’Ascolto, alle Conferenze e agli Empori, docce e servizi per l’immigrazione.
Bisogna quindi incontrare queste persone che sono senza documenti e chiedergli se vogliono essere vaccinate. Nel caso lo volessero, fategli compilare il modulo di “consenso”.
Con questa procedura potremo vaccinare infatti non solo chi è senza documenti, ma anche chi ha una tessera sanitaria “stp” o anche – tra i nostri poveri – chi ha la tessera sanitaria e potrebbe vaccinarsi ma ha qualche problema di spostamento (come capita ai lavoratori stagionali o a chi si sposta spesso).
I moduli vanno consegnati entro il 10 settembre al Centro d’Ascolto Caritas di via Vollusiano, e la referente è Francesca Gianni.
Quando sapremo quante persone ci sono da vaccinare, si attiverà probabilmente un punto vaccinale mobile e vi faremo sapere in quali punti si recherà: dovrete a questo punto contattare le persone che si devono vaccinare e aiutarle a recarsi all’appuntamento.