Il 27 marzo preghiera del solo Vescovo al cimitero di Terni, alla presenza del sindaco Latini, in suffragio dei defunti di queste settimane

L’immagine dei mezzi militari che trasportano le bare verso i forni crematori rende in maniera plastica la drammaticità della situazione che sta vivendo il Paese. In comunione con tutti Vescovi d’Italia – che lo faranno nelle loro Diocesi – venerdì 27 marzo alle ore 16 il vescovo Piemontese si è recato al Cimitero civico di Terni per un momento di raccoglimento, preghiera e benedizione, intendendo così affidare al Padre tutti i defunti di questa pandemia, manifestare la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore e ricordando in particolare nella preghiera i defunti del territorio della Diocesi, per i quali non è stato possibile celebrare il funerale.
Il sindaco di Terni, Leonardo Latini, si è unito a questa preghiera a nome proprio e in rappresentanza di tutta la cittadinanza nel gesto di vicinanza a quanti sono nel dolore.
Il Presule invita tutti i fedeli, in particolare coloro che hanno avuto dei lutti in famiglia in questi giorni e che non hanno potuto celebrare il funerale a causa delle restrizioni dettate dal Governo in materia di Coronavirus, a unirsi in preghiera nel ricordo dei loro cari defunti.
“Dinanzi le tombe dei nostri defunti – ha detto il vescovo – noi ci troviamo vivi tra i viventi: dalla vittoria di Gesù risorto sulla morte noi riceviamo la speranza che le tombe si apriranno, che nessuno sarà più prigioniero della terra; nel ricordare tutti i nostri cari, noi vogliamo proclamare che c’è una luce oltre le tenebre, che c’è una vita oltre la morte. Davanti al sepolcro dei nostri fratelli e delle nostre sorelle eleviamo a te, Padre della vita, il nostro grido di dolore e la nostra fiduciosa preghiera. Fa’ che, completamente purificati dal tuo Spirito, i tuoi fedeli possano aprire gli occhi alla vivida luce del tuo regno e nell’ultimo giorno siano anche loro rivestiti di quel sole che non conosce tramonto, Cristo tuo Figlio”.