Narni – visita alla scuola primaria e per l’infanzia, alla scuola media “L.Valli” sede centro storico

Nella seconda giornata della visita pastorale nella parrocchia dei Santi Giovenale e Cassio di Narni il vescovo ha incontrato gli studenti e docenti della scuola statale primaria “Anita e Giuseppe Garibaldi” e dell’infanzia “Giardini di San Bernardo” dell’istituto comprensivo Narni centro.
I bambini hanno accolto il vescovo con i canti francescani e con dei cartelloni raffiguranti il Cantico delle Creature e San Francesco e il lupo.
“Il vostro lavoro sul Cantico della Creature è molto bello – ha detto il vescovo – e che ci aiuta a capire quanto è bella la creazione e Dio e come San Francesco pregava e lodava il Signore con queste meravigliose parole, come tutti per lui fossero fratelli e sorelle. Sono qui oggi per salutarvi, dirvi che vi voglio bene e ad augurarvi che possiate crescere sani, istruiti, e gioiosi. Ognuno di voi ha certamente dei desideri grandi. Ecco questi desideri grandi li dovete far crescere e li dovete realizzare”.
Alcuni ragazzi hanno posto delle domande sul ministero del vescovo, sul sacerdozio e sulla esperienza di vita da ragazzo e da studente.
I bambini della scuola per l’infanzia hanno donato al vescovo una raccolta di loro disegni e quelli della primaria un’elaborato sul Cantico delle Creature.


Successivamente ha visitato la scuola secondaria “L.Valli” sede centro storico di Narni e incontrato i ragazzi delle diverse classi, che hanno cantato “Fratello sole e sorella luna” e posto domande sull’essere cristiani oggi, sulla visita pastorale, sul ministero del vescovo.
“Voi state crescendo venite a scuola per apprendere e crescere culturalmente – ha detto il vescovo – e altrettanto dovete crescere nella fede anche dopo i saacramenti, nel condividere l’esperienza cristiana con gli altri giovani altrimenti quando sarete grandi, non avrete gli strumenti per affrontare le questioni importanti della vita. Ciascuno deve trovare la propria strada, aprendo la mente e guardando dentro di sé e vivendo bene. La sfida è quella di coltivare la speranza. Cercare di capire bene quello che vi è chiesto per realizzare il progetto di felicità, e questo si fa insieme agli amici e alla comunità”.