San Cristoforo e Lorenzo – incontro con la comunità di Sant’Egidio

La visita nella parrocchia dei Santi Lorenzo e Cristoforo è stata aperta nella chiesa di San Lorenzo dall’incontro con la Comunità di Sant’Egidio di Terni, con un primo momento di preghiera e poi la presentazione e il dialogo con il vescovo nella sala Africa.
E’ stata la coordinatrice della Comunità di Terni, Maria Grazia Proietti, a presentare il gruppo e la storia della Comunità, che a Terni è nata nel 2003 nella chiesa di San Cristoforo, accolta da don Ausilio Zanzotti. I primi incontri sono in quella chiesa, poi i momenti di preghiera si spostano nella chiesa di San Lorenzo il giovedì alle 19:00, dove ancora oggi si trova la Comunità seguita da don Riccardo Mensuali e don roberto Bizzarri. L’ultimo venerdì del mese si tiene la preghiera per la pace e poi aumentano i momenti di preghiera durante anche i periodi forti dell’anno. C’è poi c’è la scuola del Vangelo del mese.
“Da questi incontri nasce il servizio con gli amici anziani – ha spiegato Proietti – nel quartiere di San Giovanni, che era un quartiere un po’ difficile, con Eleonora e Angelo che sono anziani che ancora vivono e hanno raggiunto una bella età. E poi con gli anziani in istituto, il primo Istituto che cominciamo a visitare si chiamava Tiffany il 28 febbraio del 2004. Da allora non l’abbiamo più lasciati e ora si trova a Collerolletta la casa la residenza. Ci sono giovani che visitano villa Flaminia, altri volontari villa Aurora. E poi l’impegno in Africa per i bambini malati, la comunità di Terni ha fatto la ristrutturazione nel 2004 di una medicheria in un carcere di Chimoio in Mozambico. Cominciamo anche lì proprio dagli ultimi ed è tutt’ora punto di riferimento per tutti malati di AIDS. Abbiamo seguito gli amici africani con le borse di studio, circa 15 l’hanno da ormai oltre 10 anni e poi il centro nutrizionale di Blantyre dove c’è insieme impegno della cura contro l’AIDS delle mamme e dei bambini e poi l’impegno con gli amici stranieri che si concretizza con l’ospitalità di una famiglia indiana, con la vicinanza agli immigrati”.
“Le fondamenta della comunità – ha concluso la Proietti – sono l’impegno e servizio ai poveri, agli anziani a casa, in istituto, la preghiera, la scuola del Vangelo. Vorrei fortemente per tutta la nostra comunità ad accogliere con forza l’invito che lei padre Giuseppe ci ha rivolto nell’ultima assemblea diocesana della sfida dell’ascolto della parola che prende forma in una catechesi sistematica e comunitaria, la partecipazione all’esperienza eucaristica settimanale, la preghiera costante, la carità fraterna. Ci ha dato l’indicazione precisa, forte, per diventare come Gesù ci vuole “il sale della terra”.