Parrocchia San Cristoforo – apertura della visita pastorale

Con l’accoglienza, la preghiera e l’adorazione eucaristica nella chiesa antica di san Cristoforo è cominciata la visita pastorale del vescovo. Momenti di preghiera e riflessione per verificare la qualità della vita cristiana, la vita di fede, speranza e carità nella comunità parrocchiale.
Il parroco don Franco Semenza ha dato il benvenuto, presentando la comunità e la parrocchia, che si estende nel centro storico di Terni. Una piccola parrocchia nella quale insistono diverse attività commerciali e di professionisti, “ma che mostra i segni della crisi economica – ha detto il parroco – che mina speranza, voglia di vivere e futuro oltre che, evidentemente, le prospettive dei giovani. Piazza del Mercato ha un valore paradigmatico. Da centro simpaticamente popolare e pulsante della città si è ridotto a un semi deserto. Anche pesante è la denatalità e l’età media molto avanzata della popolazione. Da una ricerca del 2016 fatto dal Consiglio Pastorale risulta che questa è di più di dieci anni superiore al dato, già drammatico, della nazione. Sono pochissimi i matrimoni celebrati negli ultimi anni e molte le convivenze”.
Una comunità con famiglie, affiatate e partecipi, in comunione che vive con sacralità e partecipazione la vita liturgica e i sacramenti.
“Un elemento costante è la presenza dei poveri – ha aggiunto il parroco -. Bisogna ringraziare, per quel che si riesce a fare in questo campo, il Banco Alimentare che ci fornisce tanto aiuto, oltre a quello della gente. Gli ammalati sono un’altra costante e sempre rinnovata parte della nostra comunità”.
“Non è facile capire bene quale passo dare ai ragazzi che sembrano determinati da altre attrattive non contrarie ma altre rispetto a quella cristiana. E’ importante far respirare il clima dell’appartenenza alla chiesa. Il Signore, che vuol bene alla sua Chiesa, non tarderà”.
Una parrocchia che è stata in questi anni “culturale” e di riflessione sulle questioni fondamentali della fede e della vita cristiana, che hanno coinvolto numerose famiglie e creato un bel movimento di confronto e approfondimento.