Parrocchia Sant’Antonio – visita alla scuola primaria Giovanni XXIII e all’Ipsia “Pertini”

Gioioso e festante è stato l’incontro del vescovo con gli studenti, insegnanti della scuola primaria dell’istituto comprensivo “Giovanni XXIII” – scuola Carduccci di borgo Rivo, ospitati da due anni presso l’istituto professionale Ipsia di Terni, in occasione della visita pastorale alle parrocchia di Sant’Antonio.
I bambini hanno accolto il vescovo con un canto e tanto entusiasmo. Hanno donato al vescovo una raccolta di disegni e pensieri tratti dal Cantico delle Creature, un Tau disegnato e un piccolo Gesù Bambino fatto con carta e stoffa. I ragazzi hanno rivolto al vescovo delle domande sulla missione, sulle guerre, i profughi, i bambini soldato, la povertà, l’uguaglianza. “Dovete stare bene con i compagni e con tutte le persone – ha detto il vescovo – e fare in modo che tutti stiano bene e tenere conto anche dei desideri degli altri. Tutte le persone sono preziose, di qualunque colore sia la loro pelle. La diversità va accolta e rispettata, così come i gusti degli altri, il modo di fare, i diritti degli altri”.
Il vescovo ha parlato loro del suo ministero, dell’amore di Gesù, di San Francesco e del suo amore per il creato e per ogni creatura leggendo un passo del Cantico delle Creature.

A seguire il vescovo ha incontrato gli studenti dell’Istituto omnicomprensivo secondario “S.Pertini”, che ospita circa 300 studenti nei vari indirizzi di produzioni industriali e artigianali e meccanica, accolto dal dirigente scolastico Fabrizio Canolla e da alcuni insegnanti. Al gruppo di studenti attenti e numerosi, il vescovo ha parlato della situazione precaria dei giovani di oggi che hanno lasciato Terni per avere occasioni di lavoro e per costruirsi un futuro. “La competenza, intellettuale e culturale è fondamentale per collocarsi nel mondo del lavoro e dare un contributo alla società – ha detto il vescovo -. Approfittate dell’opportunità che questa scuola, che è un gioiello della nostra città, vi offre. Non accontentatevi della sufficienza del poco, dovete ambire a raggiungere il massimo in tutto, nella scuola, nella vita, nella famiglia, nell’amore. Abbiamo bisogno di giovani che mirano al massimo in tutto”. Il vescovo poi ha parlato anche del problema della tossicodipendenza e delle semplificazioni della vita che propone la società contemporanea: “Non sprecate la vostra vita, non fatevi ingannare, non rinunciate mai e cercare sempre nuove opportunità, insistere di fronte alle difficoltà e a non accontentarsi”.