Auguri del vescovo al nuovo Sindaco di Terni Latini: «La città ha bisogno di prospettive nuove, alte, di idealità civili, culturali, sociali e spirituali che aiutino i cittadini ad un balzo di benessere il più vasto possibile»

«Esprimo le vive congratulazioni e auguri per l’elezione e il consenso conseguito. Queste ore sono belle e gratificanti perché sono pervase dall’orgoglio per essere stati personalmente scelti e favoriti dalla fiducia dei cittadini. Ciò comporta onore e responsabilità per essere stati chiamati al servizio alla collettività e alla città.
Il sindaco non è uomo di parte, è colui che rappresenta l’intera città nelle sue varie componenti. È al servizio del bene comune, privilegiando coloro che vivono in condizioni sfortunate e disagevoli. Un impegno non facile che richiede attenzione, ascolto, discernimento e condivisione con tutte le realtà che compongono la società.
Terni ha bisogno di prospettive nuove, alte; di idealità civili, culturali, sociali e spirituali che aiutino i cittadini ad un balzo di benessere il più vasto possibile.
Tutta la comunità cittadina ha bisogno di sogni e di speranza.
Il sindaco, aiutato dalla Giunta e dall’intero Consiglio, sia suggeritore e catalizzatore di un progetto di progresso civile proveniente da tutti coloro che vogliono bene alla città e ai suoi cittadini.
Non si abbiano remore a valorizzare il bene, seminato nel passato, e a osare programmi arditi innovativi a beneficio di tutti.
I cittadini sono tutti uguali e a tutti vanno riconosciuti i diritti civici. Ma quelli più poveri e che vivono in condizioni di maggiore disagio, abbiano maggiori cure e attenzioni.
Soprattutto i giovani abbiano un posto di riguardo nelle preoccupazioni dell’Amministrazione in riferimento alla loro formazione e al lavoro.
La Chiesa e i cristiani si dichiarano disponibili a collaborare con le Istituzioni per promuovere il bene della cara Terni in questi tempi di grave crisi economica, istituzionale e morale.
Su di te, sindaco eletto, e su tutta la città invoco la benedizione del nostro patrono San Valentino ed esprimo fin da ora la comune riconoscenza per le fatiche, che dovrete fronteggiare».