Pasqua 2018 – celebrazione della Passione del venerdì santo

Nella cattedrale di Terni, venerdì santo 30 marzo il vescovo Giuseppe Piemontese ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore con la lettura del Vangelo della passione e l’adorazione della croce. Dopo la lettura della passione di Cristo si è pregato con una serie d’invocazioni per il mondo intero, per la pace, la concordia, la comunione, la giustizia, per la chiesa, per i credenti e non credenti.
“E’ una giornate di contemplazione del dolore e sofferenza di Cristo, della sua solitudine, del suo sentirsi abbandonato da tutti anche dal Padre – ha detto il vescovo -, incompreso e tradito dagli amici. Ci sentiamo avvolti in questo mistero nella celebrazione della Passione nella quale anche noi partecipiamo a quegli eventi, perchè anche su di noi il sangue di Cristo possa riversarsi. Ci poniamo dietro Gesù lo accompagniamo verso il Calvario eleviamo il vessillo della croce, la bandiera della croce dietro cui i cristiani di tutti i tempi e luoghi si gloriano. La croce è per noi motivo di vita, di riscatto e di gloria. Ma la croce è anche speranza: accresci la grazia ai giusti cancella le colpe ai peccatori. Nella croce di Cristo siamo salvati. L’uomo di fronte al dolore ha paura e terrore, cerca di evitarlo con ogni mezzo, mentre Gesù è andato incontro al dolore addossandosi anche i nostri e insegnandoci come accettare i dolori che la vita ci offre, ci propone e ci impone, insegnandoci a fare la volontà di Dio perchè il dolore è parte della nostra condizione, accettando con amore la nostra esistenza e donandoci la forza di portare insieme alla sua la nostra croce. La nostra speranza e fiducia è il Signore accanto a noi che ci accompagnerà e sosterrà nelle difficoltà di ogni giorno. Dal cuore trafitto di Gesù è nata la chiesa e da esso si rigenera. Dobbiamo rifare il tessuto cristiano delle nostre comunità abbeverandoci al constato di Cristo. La chiesa si rigenera, si rinnova dal sangue di Cristo, i cristiani riscoprendo l’identità battesimale e vivendo l’eucarestia fatta di celebrazione, di comunione eucaristica, di ringraziamento al Padre, di dono ai fratelli come ha fatto Gesù. Così rinasce la comunità e la società civile.”.

 

L’OMELIA DEL VESCOVO