Lutto in diocesi per la morte di Michele Piemontese, fratello del vescovo Giuseppe – il cordoglio del Consiglio pastorale diocesano – la lettera del Vescovo

Il 15 luglio 2017, è tornato alla Casa del Padre Michele Piemontese di anni 89, il fratello maggiore del vescovo Giuseppe Piemontese.
Nell’ultimo periodo la sofferenza si era incrudelita verso di lui; ora vive nella pace del Signore. Lo piangono la moglie Assunta, i figli Matteo e Nino con le rispettive famiglie, insieme a fratelli e sorella.
Il funerale sarà celebrato lunedì 17 luglio, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo in Foggia.
“Chiedo a tutti la carità di una preghiera di suffragio per il defunto e di conforto per i familiari – scrive il vescovo Giuseppe – Il Signore ci dia la Pace!”

IL CORDOGLIO DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO
“Il Consiglio Pastorale Diocesano si stringe al nostro vescovo, mons. Giuseppe Piemontese esprimendo le più sentite condoglianze. Ognuno di noi, nella speranza cristiana della resurrezione, prega il Consolatore perché allevi il dolore per la separazione dal fratello Michele e doni a tutti i suoi congiunti la pace del cuore.
La segreteria del CPD

“A tutti coloro che hanno voluto unirsi ai miei cari nella preghiera di ringraziamento e di suffragio esprimo sincera gratitudine e profondo affetto, anche a nome delle nostre famiglie Piemontese e Garofalo.
Mio fratello Michele (89 anni), il primo di 6 figli della nostra famiglia, è stato persona semplice, retta, onesta e laboriosa (ha svolto la professione di barbiere); è vissuto cristianamente fino alla fine. Dal suo matrimonio con la sposa Assunta, durato 62 anni, sono nati due figli, a loro volta felicemente e cristianamente sposati, con figli.
L’elemento che caratterizzava Michele e che raccoglieva in sintesi la sua personalità di uomo, di marito, di padre, di lavoratore, di cristiano è stata la sua passione per la musica, per il violino. Un vero artista che ha saputo elevarsi in ogni circostanza nella sensibilità per la musica e che ha elevato la mente, il cuore e l’animo di tante persone che lo ascoltavano. Il sodalizio con P. Lorenzo (Cappuccino), durato quasi 50 anni, per animare la liturgia della comunità, i matrimoni, i funerali e altri momenti liturgici, ha rappresentato la sua preghiera al Signore e ha sollecitato tanti fedeli in chiesa ad elevare la mente nella lode e adorazione del Signore. So che aveva altri colleghi e amici fissi con i quali si esercitava e proponeva della buona musica a numerose platee. Negli ultimi anni, quasi del tutto cieco come il patriarca Giacobbe e san Francesco, e con altri acciacchi dell’età, cercando di conservare le abitudini di sempre (compresa la musica), ha lottato per affrontare la prova e conservare l’amore del Signore. Qualche tempo prima di morire, ha voluto comporre una preghiera per invocare la misericordia del Signore, parole semplici, ma toccanti di chi sente che il mistero della vita è ad una svolta e sta per comparire davanti all’Eterno. Per le stesse parole ha composto una musica a dimostrare fino alla fine il suo modo di esprimersi. Chiedo ancora il dono della preghiera per il caro Michele, per la sua e la nostra famiglia. Il Signore vi dia la Pace!”

Composizione musicale “Pietà di me Signore” di Michele Piemontese