Assemblea degli operatori e volontari della carità il 6 novembre

Sabato 6 novembre alle ore 16, presso chiesa della Polymer a Terni, si è tenuta l’assemblea degli operatori della carità, di tutti coloro che operano verso fratelli bisognosi.
“Per “ri-partire insieme” – spiega il direttore della Caritas diocesana padre Stefano Tondelli – abbiamo bisogno anche di incontrarci di persona: per rinfrancarci nella fede, rendere grazie a Dio per tutti i segni del suo Amore, metterci in ascolto delle ispirazione dello Spirito e – perchè no – organizzare meglio il nostro operare”.
Dopo il saluto del vescovo Giuseppe Piemontese è stato ricordato l’anniversario dei 20 anni della mensa San Valentino attraverso un video e le testimonianze della direttrice Fernanda Scimmi e di alcuni volontari.
Il neo direttore padre Stefano Tondelli ha presentato le linee pastorali Caritas per i prossimi anni, incentrate sull’ascolto della Parola di Dio. “Nel nostro servizio non possiamo non partire da Gesù – ha detto – e dal
Vangelo. È Lui che ci ha chiamato a questo servizio, è da Lui che ci sentiamo spinti a servire i poveri”. La proposta è quella di incontri diocesani 1 volta al mese con testimonianze di persone che hanno fatto scelte
evangeliche di accoglienza alternate alla riflessione sulla Parola di Dio; ripartire dalla “Laudato sii” e dalla “Fratelli tutti” ed invitare chi si occupa di carità a partecipare ad incontri di formazione di fede nelle proprie Parrocchie.
“Molti degli “innamorati” di Dio e dei poveri sono anziani – ha proseguito il direttore -. Serve un passaggio di
consegne. Dobbiamo passare il testimone ad altri, ad una nuova generazione a cui dare fiducia. Non possono rimanere in sella sempre gli stessi, a cui spesso cominciano a mancare le forze e che si spendono con generosità anche oltre le loro possibilità, aiutatemi a passare il testimone e cercare il coinvolgimento dei giovani e seguirne le problematicità”. Le proposte sono quelle di avviare un Centro d’ascolto dipendenze (per giovani e famiglie), rafforzare la presenza in alcune periferie: ci sono alcuni luoghi della nostra città dove i giovani vivono in situazioni di particolare abbandono. Sostenere le parrocchie che sono più in frontiera e insieme a tutte le persone di buona volontà e alle istituzioni dobbiamo riqualificare quei luoghi. Progetti con le scuole: perché i nostri ragazzi possano crescere conoscendo e sperimentando la bellezza del donarsi, del prendersi cura degli altri. Favorire i lavori socialmente utili nelle strutture della Caritas.

L’INTERVENTO DI PADRE STEFANO TONDELLI