I protomartiri francescani della Valle Ternana ricordati alla vigilia del viaggio del Papa in Marocco

Il viaggio di papa Francesco in Marocco,  nell’anno in cui ricorre l’anniversario dell’incontro di San Francesco con il sultano Al-Malik, ha come riferimento anche la testimonianza dei Protomartiri francescani della valle ternana, le reliquie dei quali sono custodite della chiesa di Sant’Antonio a Terni e santuario dei Protomartiri francescani.
LA STORIA DEI PROTOMARTIRI – Quando Francesco d’Assisi giunse a Terni le persone furono affascinate dal suo modo coinvolgente di predicare, in cui le parole erano rese ancora più autorevoli dal tenore di vita; alcuni vollero seguirlo, o meglio come lui mettersi in cammino sulle orme di Gesù Cristo vivendo la forma di vita del Vangelo. Così andarono alla Porziuncola, presso Assisi dove divennero membri dell’ordine dei frati Minori; da lì furono inviati a evangelizzare le terre dei non cristiani e giunsero prima in Portogallo e infine in Marocco a Marrakech. Quando fu pronunziata su di loro la sentenza di morte si ripetevano l’un l’altro: «Orsù fratelli! Abbiamo trovato quello che cercavamo: siamo costanti e non temiamo di morire per Cristo!». I loro corpi martirizzati, ormai venerati come quelli dei santi, furono portati a Coimbra dove il canonico agostiniano Fernando da Lisbona, stupito dalla loro affezione a Cristo che li portò non solo a vivere ma persino a morire per lui, decise di aderire ai frati Minori assumendo il nome di Antonio.

L’ARTICOLO DELL’OSSERVATORE ROMANO

«Ingombranti, questi martiri del Marocco?» articolo dello storico Pierre Moracchini uscito sull’ultimo numero de «Le Messager de Saint Antoine»;
http://www.messagerdesaintantoine.com/content/encombrants-martyrs-du-maroc