Celebrazione della Virgo Fidelis nella Cattedrale di Terni

Cari fratelli e cari amici, questa è la festa dell’arma che voi celebrate solennemente in questa Cattedrale che riconoscete la Madonna Virgo Fidelis come sua patrona dal lontano 1949
da Papa Pio XII in virtù della secolare tradizione di fedeltà alla Patria e alle istituzioni e anche in analogia con il suo motto “Nei secoli fedele” che voi coltivate. E’la festa di ogni carabiniere, in servizio o in pensione: ognuno affida a Maria le proprie pene, le proprie angustie e speranze.
Oltre che nel servizio ordinario, che vi vede coinvolti, oggi siete, insieme ad altri corpi dello Stato e della protezione civile nel bel mezzo del sostegno ai terremotati, dopo aver assistito alla tragedia e alla morte di tanti uomini e donne, fratelli.
Trovare un senso, oltre che al lavoro, alle sfide delle calamità naturali e del terremoto in specie, siamo impegnati tutti noi.. La vostra presenza non è solo aiuto materiale, che pure è fondamentale in quelle circostanze. Voi dovrete dare speranza a chi l’ha perduta, coraggio a chi si vede cadere le braccia, conforto umano e civile a quanti vi incontrano. Ma anche una parola di fede e di fiducia in Gesù Cristo, che per giungere alla risurrezione è passato anche attraverso la sofferenza, l’umiliazione e la morte.
La conclusione del Giubileo della Misericordia sarà anche per l’Arma un alleggerimento della tensione e dei carichi di lavoro. Vogliamo dirvi grazie. Io voglio augurarmi che voi, ai margini di coloro che in pellegrinaggio celebravano il Giubileo, vi siate lasciati coinvolgere e abbiate colto il beneficio spirituale e di fede dell’Anno Santo della Misericordia, sia Roma sia in questa Cattedrale. La misericordia nella vostra professione … sì è possibile, pur nello svolgimento prudente e accorto del vostro compito al servizio della giustizia.
Innanzitutto, non lasciarsi prendere da sentimenti di cattiveria. di vendetta e di esagerazione. Il ripristino della legalità e della giustizia non può tradursi in sentimenti negativi nel vostro cuore. Ricordatevi che i nostri interlocutori sono esseri umani, che anche se delinquono, portano impressa fin dalla creazione l’immagine e la somiglianza di Dio e di Cristo Crocifisso sul loro volto.
La misericordia che in questo anno santo abbiamo sperimentato deve aprire i nostri cuori ad essere misericordiosi con il prossimo. Il Papa ieri, chiudendo la porta santa ha detto: “Chiediamo anche noi il dono di questa memoria aperta e viva. Chiediamo la grazia di non chiudere mai le porte della riconciliazione e del perdono, ma di saper andare oltre il male e le divergenze, aprendo ogni possibile via di speranza. Come Dio crede in noi stessi, infinitamente al di là dei nostri meriti, così anche noi siamo chiamati a infondere speranza e a dare opportunità agli altri. Perché, anche se si chiude la Porta santa, rimane sempre spalancata per noi la vera porta della misericordia, che è il Cuore di Cristo. Dal costato squarciato del Risorto scaturiscono fino alla fine dei tempi la misericordia, la consolazione e la speranza”.
Invito ciascuno di voi a parlare nelle vostre famiglie, con le vostre fidanzate e fidanzati della misericordia di Dio che circonda le nostre persone e precede anche le nostre domande.
Gesù ha salvato Zaccheo chiamandolo, ha perdonato all’adultera ridandole dignità e un’altra opportunità, va in cerca della pecora perduta, si china come buon samaritano su ciascuno di noi e sull’umanità ferita.
Coraggio cari fratelli! Affidiamoci alla Virgo fidelis.
Nel Vangelo che abbiamo ascoltato sembra quasi che Gesù si rivolga in modo sgradevole nei confronti della madre e dei suoi parenti, evidentemente si erano stancati di attenderlo e per questo si fanno annunciare a Gesù, che non concludeva il suo discorso, e di fronte alla richiesta di alcuni: “tua madre e i tuoi fratelli ti cercano e ti vogliono parlare” dice: “Chi è mia madre, chi sono i miei fratelli?”. E volgendo lo sguardo su chi gli stava intorno dice: “ecco i miei fratelli, chi fa la volontà del Padre mio”. Certo Maria è stata la prima che ha fatto la volontà del Padre. Cercare e conoscere la volontà di Dio per adempierla ogni giorno. E’ difficile, ma occorre porre attenzione perché solo nel solco di Dio possiamo trovare consistenza e gioia nel nostro cuore sapendo di fare ciò che vuole Dio e che conviene a noi.
Maria non e solo un esempio, e anche .conforto e aiuto dei cristiani. Oggi vogliamo affidare a Maria le vostre persone, le vostre famiglie, l’Arma intera, le speranze dei nostri concittadini e di tanti uomini e donne del mondo intero. Ricordiamo al Signore tutti i carabinieri in servizio attivo in Italia e nelle missioni internazionali, i carabinieri in congedo, anziani e malati, quelli caduti in servizio, le vostre famiglie e tutti i defunti. Tutti siate benedetti dal Signore e dalla Vergine Fedele.