In occasione della 46^ giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, che la chiesa cattolica celebra domenica 20 maggio, l’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali in collaborazione con la libreria Paoline, promuove un incontro aperto a tutti che si terrà giovedì 17 maggio alle ore 17.30 alla libreria Paoline di via Mazzini a Terni. Un incontro di approfondimento sul messaggio di papa Benedetto XVI “Silenzio e parola, cammino di evangelizzazione” attraverso il contributo di don Enzo Greco segretario degli uffici pastorali della diocesi e direttore dell’ufficio Ecumenismo e dialogo, di Elisabetta Lomoro direttore dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e di un video documentario con le voci dell’abbadessa del monastero delle Clarisse di Terni e della giornalista Lucilla Piccioni che si raccontano, in modo del tutto personale e secondo la propria esperienza di vita, nel loro rapporto quotidiano con il silenzio e la parola, come due momenti della comunicazione che si integrano sia nella preghiera che scandisce ritmi di vita del monastero che nella parola usata nella professione giornalistica.
Comunicare non significa semplicemente trasmettere messaggi o riversare contenuti e informazioni. Il Papa ricorda, nel suo messaggio, che oggi si fa troppa attenzione a chi parla e si dimentica che la comunicazione vera è fatta di ascolto, di dialogo, è ritmata da parola e silenzio.
“La giornata per le comunicazioni sociali è la giornata che la Chiesa cattolica dedica alla riflessione sull’uso dei mass media e sul ruolo che essi hanno nella società contemporanea nell’evangelizzazione dei popoli – afferma Elisabetta Lomoro direttore dell’ufficio comunicazioni della diocesi -. La comunicazione nella Chiesa è al servizio dell’annuncio del Vangelo e si avvale dei diversi mezzi di comunicazione, cercando di esaltarne la specificità e le potenzialità. Quest’anno la riflessione che viene proposta a tutte le parrocchie attraverso sussidi per la celebrazione e l’approfondimento comunitario è improntata al silenzio e alla parola. Nell’accezione comune il silenzio e la parola sembrano, infatti, opporsi in una contraddizione insanabile: si pensa che quando non si parla, ci sia silenzio e che invece, appena si parla, il silenzio sparisca. Benedetto XVI afferma che silenzio e parola fanno parte di un unico «cammino», capovolgendo la prospettiva e proponendo un modo differente di vedere le cose e di leggere il significato del silenzio e della parola. Il silenzio è parte integrante della comunicazione, parte della capacità dell’uomo di parlare, e non il suo opposto”.
Il Papa ricorda che oggi si fa troppa attenzione a chi parla e si dimentica che la comunicazione vera è fatta di ascolto, di dialogo, è ritmata da parola e silenzio: «Nel silenzio, ad esempio, si colgono i momenti più autentici della comunicazione tra coloro che si amano: il gesto, l’espressione del volto, il corpo come segni che manifestano la persona – si legge nel suo messaggio. Nel silenzio parlano la gioia, le preoccupazioni, la sofferenza, che proprio in esso trovano una forma di espressione particolarmente intensa».